Thursday, February 16, 2012

Venti coltellate per uccidere il rivale in amore - La Stampa

14/02/2012 - TRAGEDIA DELLA GELOSIA, INTERROGATA PER ORE LA DONNA CONTESA L'assassino ha?attirato la vittima in strada, in via Salvemini, quindi ha assalito l'uomo con una raffica di fendenti e poi è fuggito

Un delitto passionale: ieri sera, poco dopo le 22, il pregiudicato Moreno De Lillo, 42 anni, è stato trucidato con una ventina di coltellate sotto casa. I carabinieri del Nucleo Investigativo di Torino e della Compagnia di Rivoli hanno fermato un giovane, a Collegno, con gli abiti sporchi di sangue. Nella notte è stato a lungo interrogato. La sua posizione è ancora al vaglio degli inquirenti. Secondo una prima ricostruzione, l’assassino si sarebbe presentato sotto casa in via Salvemini 10, dove De Lillo convive da qualche mese con una donna: l’ex fidanzata del presunto aggressore. Avrebbe bloccato il tasto del citofono con del nastro adesivo, allo scopo di attirare in trappola il suo rivale. De Lillo è sceso in strada a sbloccarlo ed è stato subito afferrato alle spalle. Prima una serie di coltellate all’addome e infine lo ha colpito alla gola, quasi decapitandolo.

De Lillo si è accasciato davanti al portone ed è morto in pochi minuti in un lago di sangue. I carabinieri, guidati dal capitano Raffaele Ruocco e dal luogotenente Salvatore Fucarino, hanno sentito la donna contesa, che ha dato le prime indicazioni per individuare l’assassino, che si sarebbe allontanato dopo l’omicidio a bordo della sua auto. Pare che nei mesi scorsi l’omicida, che aveva avuto una lunga relazione con la donna, senza mai rassegnarsi, avesse consegnato tempo addietro due lettere anonime in caserma che secondo lui gli sarebbero state affidate da uno sconosciuto.

Nei documenti erano contenute pesanti accuse nei confronti di De Lillo. Da una parte ricostruivano il suo passato, dall’altra mettevano in evidenza altri presunti atteggiamenti criminali. Gli investigatori avevano svolto alcuni accertamenti, ma nulla che interrompesse la relazione fra De Lillo, che era titolare di una ditta di decorazione, e la donna di 35 anni. Il pm Giancarlo Avenati Bassi ha compiuto un sopralluogo e nella tarda notte il corpo è stato trasferito all’obitorio.

Sul luogo del delitto tracce di sangue ovunque: sui muri, sui vetri del portone, lunghe strisciate sui pavimenti, segno di una lotta, disperata da parte della vittima che non ha mai avuto scampo. Secondo testimoni il decoratore sarebbe stato subito colpito a morte non appena spalancato il portone. Il giovane fermato ha 23 anni e abita a Collegno. La sua posizione con il trascorrere delle ore si sta aggravando. ?Era da tempo che il mio ex ci perseguitava - ha detto la donna ai carabinieri - ma non avremmo mai pensato arrivasse a tanto?. Ancora sotto choc, ha attraversato il portone dove c’era la maglia insanguinata del suo compagno, il cui corpo era stato coperto da un lenzuolo. Un vicino di casa, attirato dalle urla, ha commentato: ?Il morto è De Lillo? Ha fatto la fine che ci si poteva aspettare?.

Gli altri residenti del condominio si sono barricati in casa e nessuno ha voluto rilasciare dichiarazioni su una vicenda sconvolgente per la ferocia con cui l’assassino ha finito il rivale. Lo hanno visto quando ormai De Lillo era già esanime, il corpo riverso nell’aiuola, la neve rossa di sangue, accanirsi ancora con un coltello forse da cucina. I carabinieri stanno cercando l’arma del delitto. Hanno setacciato la zona attorno al condominio e perquisito l’abitazione del presunto assassino. Stamane, il 23enne di Collegno, sarà di nuovo interrogato, assistito dal legale di fiducia, contattato nella notte.


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