






Questo articolo ? stato pubblicato il 14 febbraio 2012 alle ore 06:37.




ROMA
Per il presidente tedesco, Christian Wulff, in Italia si pu? tornare ad investire superando vecchie resistenze del passato. Certo, come ha ricordato anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che lo ha accolto ieri al Quirinale dando smalto a un'immagine appannata dai recenti scandali di Berlino, occorre chiudere presto un ?accordo valido? sul mercato del lavoro tra parti sociali e Governo ma l'importante ? che siamo usciti dal cono d'ombra nel quale sembravamo precipitati con la crisi dell'Eurozona.
Parla da sola la composizione della delegazione tedesca giunta in Italia: rappresentanti di aziende e organizzazioni imprenditoriali pronti a dialogare con le controparti italiane, con la presidente della Confindustria Emma Marcegaglia, con i vertici delle nostre aziende, con i leader sindacali tutti presenti, ieri, alla colazione con il premier Mario Monti a Villa Madama. Oggi Wulff sar? a Milano per una visita alla Bocconi e domani a Bari per un incontro con il governatore Nichi Vendola, poi allo stabilimento Bosch di Modugno dove si ipotizza perfino un raddoppio dell'investimento tedesco.
Un'Italia, dunque, che torna ad attrarre capitali perch? parla la lingua dell'Europa anche se deve risolvere problemi strutturali come la burocrazia e il mercato del lavoro. Di questo ha parlato Wulff nella colazione con il premier Monti, con la presidente di Confindustria Marcegaglia e i leader sindacali Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti. Un giro d'orizzonte su occupazione (troppo bassa quella femminile) e mercato del lavoro. Monti ha dato atto ai tedeschi che la crescita non pu? essere raggiunta attraverso il debito e ha spiegato le misure di liberalizzazione appena varate avanzando qualche suggerimento su quello che anche i tedeschi potrebbero fare in questo campo. E l'ad di Enel Fulvio Conti ha confermato: ?anche la nostra azienda in Germania ha avuto qualche difficolt? a entrare nel mercato dei servizi elettrici?. Per il resto lo spirito ? amichevole e collaborativo come ha riferito lo stesso Monti nel pomeriggio di ieri in una telefonata alla cancelliera Angela Merkel per fissare la data di un nuovo faccia a faccia (probabilmente a Bruxelles il primo marzo in occasione del summit europeo).
Da Wulff (che ha anche incontrato i presidenti di Camera e Senato e i leader dei partiti dei due schieramenti) sono giunte parole di apprezzamento per il coraggio delle riforme italiane. Wulff ha per? detto di ritenere ?inaccettabile? l'alto numero dei giovani disoccupati italiani che rappresentano un ?focolaio di crisi e di conflitti futuri?. Parole che Napolitano non ha lasciato cadere nel vuoto spiegando che pur senza volere interferire o rivolgere moniti ha inteso ?porre il problema della necessit? di un accordo valido tra le forze sociali, in particolare tra sindacati e governo?. Napolitano non ha nascosto un certo ottimismo per il fatto che ?ci sia molto senso di responsabilit? negli incontri in corso? ma ? fondamentale ?concepire anche la riforma del mercato del lavoro in funzione di un accrescimento della produttivit? che purtroppo in Italia ? stata stagnante da molti anni?.
La vera preoccupazione di Wulff, semmai, ? che l'Italia di Monti duri troppo poco, che il lavoro fatto finora vada perso. Con la massima franchezza il presidente tedesco ha chiesto a Napolitano quali garanzie esistono perch? le riforme avviate proseguano anche dopo Monti con Governi a guida politica. Napolitano avrebbe rassicurato Wulff sul fatto che il Quirinale vigiler? perch? non si torni indietro. Con la stessa franchezza anche Wulff ha chiesto al presidente della Repubblica italiana quali suggerimenti ha per la Germania. Secondo Napolitano di essere meno vittime dell'ossessione della disciplina di bilancio e pi? aperti a misure che favoriscano la crescita. Nessun contrasto tra Italia e Germania neppure sui risarcimenti alle vittime del nazismo. La Germania manterr? aperto il dialogo con l'Italia aspettando il rapporto della commissione storica congiunta.
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LA VISITA DEL PRESIDENTE TEDESCO
Gli incontri istituzionali
Agenda fitta di incontri ieri per il presidente della repubblica tedesca in Italia Christian Wulff. Dopo la conferenza stampa congiunta con il capo dello stato Giorgio Napolitano, Wulff ha incontrato il premier Mario Monti a Villa Madama. Incontro al quale hanno partecipato anche i leader sindacali Susanna Camusso (Cgil), Raffaele Bonanni (Cisl) e Luigi Angeletti (Uil) e la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia. Nutrita anche la rappresentanza governativa, con il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera e la responsabile del dicastero del Lavoro, Elsa Fornero. A seguire il faccia a faccia con il presidente del Senato Renato Schifani e con quello della Camera Gianfranco Fini, nonch? con il segretario del Pd Pier Luigi Bersani e
con il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini
Le altre tappe
La visita di Stato di Wulff, accompagnato dalla moglie Bettina, prosegue oggi con una tappa a Milano. Domani invece il leader politico tedesco si recher? in Puglia. Visiter? il castello di Federico II e andr? a Bari, per un colloquio con il presidente della Regione, Nichi Vendola. Da l?, il Bundespr?sident andr? a Modugno, dove visiter? lo stabilimento del gruppo
tedesco Bosch







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