Sunday, February 19, 2012

Greenpeace denuncia:«Le sostanze a bordo della Costa potrebbero ... - Corriere della Sera

ISOLA DEL GIGLIO

Greenpeace denuncia:?Le sostanze a bordo
della Costa potrebbero essere cancerogene?

Troppo ?generico? l'elenco diffuso dalla compagnia, possibili danni anche alla salute dell'uomo

Il pompaggio del carburante dalla Costa (Ansa)Il pompaggio del carburante dalla Costa (Ansa) MILANO - Sulla lista delle sostanze inquinanti presenti sulla Costa Concordia resa nota dalla compagnia e dalla protezione civile il 27 gennaio, Greenpeace non ci sta. E denuncia: ?L'elenco ? incompleto e troppo generico per essere utile?.

I PERICOLI - Cos? in un rapporto dal titolo Toxic Costa, l'organizzazione ambientalista fornisce un inventario ragionato delle sostanze e dei materiali pericolosi ancora presenti sulla nave cercando di andare a fondo della questione. ?L'uso di termini generici come "pitture e smalti" o "insetticida" non permette di effettuare stime apprezzabili dei rischi per l'ambiente?, spiega Vittoria Polidori, responsabile della campagna Inquinamento di Greenpeace. Parlare di 50 litri di insetticida liquido e di 1,8 chili di insetticida gel senza specificare di quale insetticida si tratti, secondo gli ambientalisti, infatti non ha senso. E non si possono escludere danni per la salute degli esseri umani, oltre che dell'ecosistema e dalla fauna marina. Nel rapporto si legge: ?Molti composti, una volta dispersi nell’ambiente, sono in grado di accumularsi in pesci e molluschi contaminando la catena alimentare fino all’uomo. Nel lungo periodo, l’esposizione a queste sostanze pu? comportare serie ripercussioni sulla salute, talora in maniera irreversibile (come nel caso di quei composti che sono accertati cancerogeni per gli esseri umani)?.

CANDEGGINA E MOBILI - A mettere a repentaglio la salute dell'uomo anche l’ipoclorito di sodio, meglio noto come candeggina. ?La Costa Concordia ne trasportava, secondo l’armatore, una tonnellata. ? una quantit? enorme. Questa sostanza, reagendo con gli acidi organici presenti in mare, pu? produrre sostanze pericolose come i trialometani: composti tossici per fegato e reni. Alcuni trialometani sono cancerogeni per l’uomo?, si legge ancora nel rapporto Toxic Costa. A preoccupare sono anche gli "articoli di arredamento" a bordo della Costa Concordia: tappeti, tendaggi, tavoli, elettrodomestici che contengono additivi chimici, molti dei quali pericolosi. E Greenpeace avvisa: ?Se la nave si dovesse spezzare o rimanere a lungo adagiata sul fondo, sostanze come ftalati, alchilfenoli (tensioattivi non ionici), composti a base di bromo e paraffine clorurate potrebbero, nel corso degli anni, essere gradualmente rilasciate in mare e contaminare l'ambiente circostante?.

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RECUPERO SOSTANZE E CARBURANTE - Altro capitolo importante ? il carburante di cui sono appena state avviate le operazioni di estrazione: ?Si tratta dell'IFO380 un combustibile particolarmente pericoloso per la sua alta densit? e per questo vietato nella navigazione in Antartico. La sua fuoriuscita determinerebbe il maggior impatto sull'ambiente dell'isola del Giglio, che ? parte del Santuario dei cetacei?. Per dare un’idea, lo sversamento di sole 400 tonnellate dello stesso carburante dalla portacontainer Rena, che si ? incagliata e poi spezzata in una barriera corallina della Nuova Zelanda, ha ucciso circa 20 mila uccelli marini e inquinato chilometri di costa. E a rischio sarebbe anche l'uomo: ?L’IFO 380 ? irritante per gli occhi e la pelle, e tra i suoi componenti c’? anche una sostanza cancerogena, il benzo(a)pirene, in grado di risalire la catena alimentare e arrivare a contaminare l’uomo?. Poco si ? parlato poi dei seicento chili di grassi per apparati meccanici che, se dispersi in mare, andrebbero a ricoprire il fondale marino con ripercussioni sulla vita animale e vegetale del bentos. E se nel caso del gasolio ? partito il recupero, Greenpeace fa notare come ?anche i detergenti, le vernici, gli insetticidi dovrebbero essere rimossi dalla nave il prima possibile, insieme a tutti i materiali solidi, galleggianti e non?.

Marta Serafini
mserafini@corriere.it
14 febbraio?2012 (modifica il 15 febbraio?2012)? RIPRODUZIONE RISERVATA


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