Tuesday, February 14, 2012

Processo Mills Il pm ha fretta e insulta la difesa - Il Tempo

Silvio Berlusconi ?Silvio Berlusconi è colpevole oltre ogni ragionevole dubbio?. I testimoni della difesa ?sono una perdita di tempo?. Leggere gli atti in Aula altro non è che ?formalismo da processi di mafia?. Insomma, benvenuti al tribunale di Milano. Il processo Mills è agli sgoccioli. è la giornata della requisitoria della pubblica accusa. Il pm Fabio De Pasquale non aspetta altro. Il tempo della prescrizione, però, continua a scorrere e gli avvocati dell'ex premier, accusato di corruzione in atti giuduziari, hanno ancora qualche carta da giocare. Niccolò Ghedini e Piero Longo chiedono ai giudici di convocare tutti i testi (circa una sessantina) che il collegio aveva già ?tagliato? nelle scorse udienze. è qui che De Pasquale dà inizio al suo show: ?Anche se ci fossero vent'anni davanti per celebrare questo dibattimento, si andrebbero a sentire testi improbabili in giurisdizioni lontane. Vogliamo chiedere a un signore delle Bahamas cos'è successo 14 anni fa? è un'assoluta perdita di tempo - attacca il pm - Non c'è un teste che ci possa dire che Berlusconi è da 20 anni che sta in Groenlandia e che questo era un alibi. Ma quali testi? Cosa si vuole provare??, aggiunge sarcastico. Il collegio gli dà ragione. ?Non sono emerse novità che rendano necessarie le testimonianze chieste dalla difesa? taglia corto Francesca Vitale, presidente della giuria.


Ghedini e Longo non si arrendono. I legali dell'ex premier chiedono che il tribunale stabilisca chiaramente quali atti saranno utilizzabili per valutare l'eventuale responsabilità dell'imputato. Il pm non ci sta: si tratta di un ?bizantinismo senza costrutto - replica - che mi riporta a 20 anni fa: nei processi di mafia era stato utilizzato questo formalismo di rileggere tutti gli atti in Aula?, accusa. Si arriva a una nuova sospensione, sotto il ?tic tac? della prescrizione. Dopo una breve camera di consiglio i giudici pronunciano il loro ennesimo ?no?: richiesta respinta ?alla luce di semplici esigenze di semplificazione processuale?.


Il collegio dichiara chiuso il dibattimento, ma l'udienza fiume - iniziata alle 9.30 del mattino - continua. Si andrà avanti fino alle 18. Fabio De Pasquale ha due ore di tempo per pronunciare la sua requisitoria e chiedere un'eventuale condanna per il Cav. Il pm si porta al centro della scena. Inizia la sua arringa citando il processo-gemello a carico di David Mills: anche se alla fine l'avvocato inglese è stato assolto per prescrizione - è il ragionamento - restano valide le prove in base alla quale era stato dichiarato colpevole di corruzione in primo grado e in appello. ?La sentenza è una prova?, dice il pm. I quattro anni e mezzo di condanna comminati a David Mills devono diventare una prova a carico di Silvio Berlusconi.


Il pubblico ministero - che fino ad ora ha fatto di tutto per accelerare l'iter processuale - sembra aver ritrovato la calma perduta. Con ironia e protagonismo tesse la sua tela: ?Non servono espressioni colorite o passaggi brillanti - spiega - si deve rimanere su un piano freddo e tecnico. Ci sono passaggi di fatto accertati definitivamente e legati alla colpevolezza di Silvio Berlusconi, e di questo parliamo in questo processo?.


Nonostante la premessa, però, il pm non si trattiene: ?Mills ha fatto scomparire il "cadavere" - attacca - e non ha mai voluto dare alcun aiuto per ritrovare il provento?, quei 600mila dollari al centro dell'accusa. ?L'avvocato inglese - aggiunge - non ha mai voluto raccontarla questa storia di Berlusconi e ha sempre tenuta nascosta la provvista?. C'è poi la lettera che Mills nel febbraio 2004 inviò al suo commercialista Bob Drennan: si tratta di ?una confessione stragiudiziale?. Nella missiva si dice preoccupato di incorrere nelle maglie del fisco inglese per un ?regalo? ricevuto da ?Mr.B? per evitargli guai con la giustizia. Le parole sono ?come pietre?, sottolinea De Pasquale e ?non il frutto di un estemporaneo colpo di testa?.


La requisitoria va avanti. ?Le prove dell'accusa - ribadisce ancora il pm - ci portano a dire con certezza, al di là di ogni ragionevole dubbio, che quel denaro, i 600 mila dollari, provenivano dal gruppo Berlusconi? e vennero versati a Mills affinché quest'ultimo non gettasse il Cavaliere ?in un mare di guai?. Ci portano a dire ?al di là di ogni ragionevole dubbio, che l'imputato Silvio Berlusconi è colpevole?. Il tempo continua a scorrere. Alle sei in punto, il giudice Francesca Vitale sospende l'udienza. A De Pasquale non sono bastate due ore per formulare la richiesta di condanna. Il suo intervento si chiuderà il prossimo 15 febbraio, data in cui è stata fissata una nuova udienza anche per dare la parola prima all'avvocato di parte civile e poi alle difese. Il pm ha chiesto ancora tre quarti d'ora di tempo. Nonostante la corsa contro il tempo. Nonostante le "fughe in avanti" dei giudici, allo scopo di garantire le ?semplici esigenze di semplificazione processuale?. Ghedini è furioso: ?Il problema non è il pm, che è una parte, il problema è il tribunale che non è imparziale?, accusa. Longo ha una sola certezza: ?Una sola cosa non riusciranno a fare, ed è prenderci per stanchezza?.

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Nadia Pietrafitta

12/02/2012


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