Mentre il Tg5 trasmetteva un video esclusivo girato da un anonimo passeggero della Costa Concordia sulla plancia di comando della nave nelle fasi cruciali dell’emergenza, e subito il ?vabbu? di Schettino aggiungeva un altro tassello al lessico tragico del naufragio, venerd? sera l’attenzione sulla sciagura si ? riaccesa anche su Sky, grazie a ?La tragedia della nave Concordia ?, il primo ?instant doc? realizzato in Inghilterra per Channel Four e trasmesso da Sky Uno (venerd? alle 23, in replica anche su Cielo stasera).
L’aspetto pi? interessante del documentario ? proprio il punto di vista ?esterno? all’Italia, che ha permesso di congelare per un momento le logiche seriali dei talk (da ?Porta a porta? a ?Matrix?, gi? fino alle estreme propaggini dell’infotainment), tese a sfruttare fino alla saturazione gli stessi temi: la caratterizzazione di Schettino come villain, l’immancabile cherchez la femme, l’eroismo dei soccorritori e via dicendo. Abbandonati i retroscena e le polemiche, ? stato possibile fare chiarezza sul dipanarsi minuto per minuto di quella tragica serata e soprattutto raccontarla dal punto di vista dei sopravvissuti, anche per non dimenticare il pesantissimo bilancio del naufragio (17 morti e 15 dispersi).
Sulla Concordia viaggiavano 35 passeggeri inglesi: alcuni erano in vacanza, mentre altri (tutti molto giovani) facevano parte del corpo di ballo e vivevano sulla nave ormai da molti mesi. Il documentario si snoda attraverso i loro toccanti racconti, i moltissimi video girati dai passeggeri, le impressionanti testimonianze filmate dei soccorritori in elicottero. La cosa pi? sconvolgente ? stato scoprire che nei momenti della tragedia moltissimo ? stato lasciato all’iniziativa individuale e che la fortuita posizione che ciascuno occupava sulla nave nei minuti dopo l’impatto ha spesso avuto grande peso nel decidere la sorte dei naufraghi.
Aldo Grasso12 febbraio 2012 | 10:19? RIPRODUZIONE RISERVATATags: ed hardy ed hardy clothing Ed hardy kids
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