Tuesday, March 6, 2012

Caos primarie Pd, attacco a Bersani Il segretario: non è resa dei ... - Il Messaggero

ROMA - Si chiudono nel peggiore dei modi le primarie del centrosinistra a Palermo per la scelta del candidato sindaco, con l'ombra
di brogli, clientelismi, inquinamento del voto,
faide interne a Pd e Idv e richieste di dimissioni, che non risparmiano neppure il segretario Pier Luigi Bersani.

C'? chi azzarda persino un nuovo ?caso Napoli?. Se Fabrizio Ferrandelli, ex Idv scomunicato alla vigilia
dai vertici del suo partito proprio per essersi candidato senza l'avallo dei dirigenti, festeggia la vittoria con quasi 10 mila voti, Rita Borsellino - sostenuta da Bersani, Idv, Sel, Fds, Verdi e Psi - non riconosce la sconfitta. Tra lei e Ferrandelli ci sono appena 148 voti e il sospetto di ?anomalie?, tanto che Leoluca Orlando parla di ?primarie inquinate?.

Cos? mentre la commissione elettorale sta verificando i verbali incrociandoli con il numero di schede scrutinate e i voti comunicati in nottata ai comitati elettorali dei quattro candidati, nella coalizione regna il caos pi? totale. Il clima ? quello
dei sospetti e dei veleni. Nell'entourage di Rita Borsellino sono convinti che ?le truppe cammellate? di militanti e simpatizzanti di centrodestra, temuti alla vigilia da Nichi Vendola, si siano in effetti mobilitate per inquinare il voto.

Il sospettato numero uno ? il Movimento per l'autonomia di Raffaele Lombardo, ?alleato? alla Regione di quel pezzo del Pd che ha sostenuto Ferrandelli, in contrasto con la segretaria nazionale e regionale dei democratici che avevano puntato tutto su Borsellino. Sospetti che spingono Raffaele Lombardo, numero uno del Mpa, a smentire qualsiasi coinvolgimento del suo partito: ?No so altri, ma noi non ci siamo interessati?. Si guarda anche verso ?l'esercito? di dipendenti di societ? comunali "governato" da politici di centrodestra, che avrebbero avuto tutto l'interesse a boicottare ?l'oltranzista?
Borsellino, in vista di future alleanze tra autonomisti, moderati e progressisti.

Nel mirino della commissione elettorale ci cono alcuni dei 31 seggi in cui hanno votato quasi 30mila persone, 10 mila in pi? rispetto a cinque anni fa. ?Un numero in effetti elevato?, ammette Lombardo. Alcuni rappresentanti dei comitati parlano di cinquanta schede attribuite a Ferrandelli in un seggio senza che vi sia corrispondenza nei verbali, anomalie del genere
risulterebbero in altri due seggi. Poi ci sono i "galoppini" identificati dalla Digos nei pressi di alcuni seggi che avrebbero offerto denaro alla gente indicando chi votare.

La tensione dentro e fuori i partiti ? altissima. Rita Borsellino ha annullato la conferenza stampa, convocata per l'analisi del voto, rinviandola all'esito delle verifiche della commissione, affidandosi a
un comunicato stampa. ?Qualsiasi commento in assenza di dati certi ? inopportuno?, dice dopo un mini-vertice in un hotel con il segretario siciliano del Pd, Giuseppe Lupo. Proprio Lupo ? ormai nel mirino dei dirigenti del Pd che hanno "vinto" con Ferrandelli (Antonello Cracolici, Beppe Lumia; Costantino Garraffa, Tot? Cardinale) e che adesso ne chiedono le dimissioni prima dell'11 marzo, giorno in cui ? prevista l'assemblea regionale dei democratici con all'ordine del giorno la mozione di sfiducia nei confronti del segretario al quale viene contestata la conduzione del partito e la chiusura rispetto alle ?larghe alleanze? con il Terzo polo e il Mpa.

Scenari simili nell'Idv. Questa volta a scagliarsi contro i dirigenti locali ? l'eurodeputato Sonia Alfano, anche lei con Ferrandelli. ?La mia linea ha vinto, i dirigenti del partito ne traggano le conseguenze?, afferma dopo avere avuto rassicurazioni dal leader Antonio Di Pietro che il partito sosterr? Ferrandelli alle elezioni di maggio, mentre Leoluca Orlando sembra ignorare Ferrandelli: ?Noi stiamo comunque con Rita Borsellino? Ma c'? chi cerca di tenere bassi i toni, come la candidata Antonella Monastra, che ha ottenuto quasi 1.800 voti: ?Nella competizione ha vinto Ferrandelli, rispetto i processi democratici e dunque riconosco la sua affermazione?.

Tace invece Davide Faraone (Pd), giunto terzo con quasi 8mila voti, tra i pi? critici nei confronti di Bersani, mentre Ferrandelli ? gi? in campagna elettorale. ?Come gli altri mi sono impegnato a candidarmi nell'alveo del centrosinistra e mi rimetto alla decisioni della coalizione?, afferma.

La festa di Ferrandelli. Il candidato vincitore, 31 anni, festeggia sulle note di “we are the champions”. La prima bottiglia di spumante ? stata stappata quando il comitato elettorale del giovane candidato ha raccolto i dati provenienti dall'ultimo dei 31 seggi.

L’appoggio di pezzi del Pd. Ferrandelli ? appoggiato da un cartello di 39 movimenti e dal pezzo del Pd che fa riferimento al senatore Beppe Lumia, al capogruppo all'Assemblea regionale Antonello Cracolici e all'area ?Innovazioni? dell'ex ministro Salvatore Cardinale e del deputato Nino Papania. ?Grazie a tutti quelli che hanno creduto in me. Chiamer? gli altri candidati e le forze politiche del centrosinistra per vincere la battaglia finale?, dice a caldo e tra le lacrime Ferrandelli, mentre abbraccia la moglie.

?Ce l'abbiamo fatta, qui ha vinto la politica e l'antimafia?, afferma felice il senatore del Pd Beppe Lumia, che aggiunge, intervistato da Radio24: ?adesso ascolteremo la base e decideremo se dobbiamo chiedere le dimissioni di Bersani oppure no. Noi a Palermo avevamo detto "scegliamo Ferrandelli e escludiamo le scelte romane". Non vorremmo rovesciare il discorso per cui dalle scelte di Palermo si impongono delle scelte romane. Sar? Bersani a valutare lo stato di salute del partito?.

Bersani: le primarie non sono la resa dei conti. ?Le primarie, dovunque, non sono mai un pranzo di gala, certo non possono diventare una resa dei conti - dice Bersani -. Le primarie sono importanti - continua - basti pensare che all'Aquila in quella situazione hanno votato in 5mila. C'? voglia di esserci, di contare, e non si pu? dire basta, si devono fare meglio e questo non ? un compito tecnico ma della politica pi? matura ma non ci siamo ancora?.

?Le primarie sono una risorsa, non la soluzione dei problemi?. ?Le primarie sono una risorsa - dice Pier Luigi Bersani - un meccanismo che sicuramente favorisce il rapporto con i cittadini, ma non risolvono mai i problemi politici, anzi possono essere un moltiplicatore. E in Sicilia e a Palermo ci sono problemi politici. Se correzioni vanno fatte al meccanismo delle primarie ? per mettere la politica prima delle primarie, per decidere se e come. Non bisogna escludere che ci siano pi? candidati del Pd, ma deve essere una situazione straordinaria. Se invece ? a rischio il profilo politico serve una discussione?.

?Sosterremo chi vince?. ?A Palermo c'? un risultato al foto-finish, ballano 100 voti su 30mila, ma il giorno dopo il centrosinistra sosterr? il candidato vincente - assicura Bersani -. Quest'anno abbiamo fatto 23 primarie in comuni capoluogo e il candidato Pd ha vinto 18 volte. Io ho invitato Rita Borsellino a partecipare alle primarie che senza di lei non avrebbero avuto lo stesso valore. Ora tutti assieme si combatte?.

Il Pd: voto regolare. Il coordinatore dell'esecutivo regionale del Pd, Enzo Napoli, spiega che ?nonostante l'afflusso considerevole, le primarie si sono svolte regolarmente e se ci sono stati alcuni episodi dubbi sono assolutamente irrilevant?, ed escludo qualsiasi tipo d'infiltrazione, soprattutto di tipo malavitoso?.


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